L’artista Rubens Francesco Giusberti nella giuria del VerticalMovie

Rubens Francesco Giusberti

Anche per l’ottava edizione del VerticalMovie Festival, uno degli appuntamenti più innovativi del panorama culturale e cinematografico italiano, si distingue tra i giurati Rubens Francesco Giusberti, artista multidisciplinare che continua a farsi notare per la sua visione profonda e simbolica del mondo contemporaneo.

L’ottava edizione del festival presenterà cinque sezioni in concorso — Vertical Green, Vertical Voices, Vertical Song, Vertical AI e Vertical Open — con premi per miglior regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, colonna sonora e un premio assoluto. La giuria sarà presieduta da Silvia Scola, con un gruppo composito di professionisti del cinema, della musica, della critica e – appunto – dell’arte, tra i quali figura Rubens Francesco Giusberti.

Ai nostri microfoni Giusberti – giunto al suo terzo anno di giuria – si definisce “grato” per essere presente anche all’ottava edizione. “E’ un festival giovane, dinamico, volto verso il futuro” – afferma l’artista. “E’ un festival d’avanguardia ed è accessibile a tutti. Tutti possono portare il loro corto verticale, registrato anche attraverso uno smartphone, in 16:9. Infatti, ogni anno, riceviamo centinaia e centinaia di corti. di anno in anno la qualità migliora, il che per noi giurati è una sfida sempre più difficile. Cerchiamo di valorizzare davvero il talento – non vediamo solamente la produzione, la professionalità oppure chi ha usato un budget più elevato”.

Rubens Francesco Giusberti, l’artista multidisciplinare

Entrando nel vivo del mondo di Giusberti, sappiamo che è autore e direttore di due cortometraggi: “The Mirror of Princes” e “Kronos’ Crown”, due opere che, pur diverse tra loro, condividono un comune intento: esplorare antropologicamente l’animo umano, le sue contraddizioni e la complessità dell’essere nell’epoca moderna.

In The Mirror of Princes, Giusberti reinterpreta il viaggio dantesco in chiave contemporanea. Un’opera che nasce come documentario antropologico, ma che presto si trasforma in un’esperienza onirica, carica di simbolismi e visioni provenienti da ogni parte del mondo. Il film è una riflessione filosofica ed esistenziale che, attraverso immagini evocative e un linguaggio poetico, affronta temi universali: la ricerca del sé, il potere, la redenzione.

Nel cortometraggio Kronos’ Crown, invece, il regista Giusberti si concentra sul rapporto tra l’individuo e la società. Utilizzando ancora una volta un linguaggio simbolico e fortemente evocativo, Giusberti racconta la lotta interiore di un essere umano costretto a guardarsi allo specchio e affrontare i propri demoni. Un viaggio psicologico che diventa metafora della disumanizzazione e della follia che spesso definiscono il nostro tempo.

Un approccio che fonde cinema, pittura e installazioni

La cifra stilistica di Rubens Francesco Giusberti si riconosce anche fuori dallo schermo. Le sue mostre personali, infatti, sono parte integrante del suo linguaggio artistico, in un dialogo costante tra cinema, pittura e installazione. Le scenografie e le inquadrature dei suoi film portano in sé una forte componente pittorica, che si ritrova poi nelle esposizioni, pensate come un’estensione – o una destrutturazione – del lavoro cinematografico.

Ogni opera, quindi, non è mai solo un film o un quadro, ma parte di un ecosistema creativo complesso, pensato per offrire allo spettatore un’esperienza sensoriale e concettuale su più livelli. Dal video come prodotto finale, fino all’origine materica dell’idea, esplorata attraverso dipinti, materiali e installazioni.

“Fragments from Uruk” e il successo a Videocittà 2024

Tra le sue mostre più riconosciute, Fragments from Uruk – esposta nell’ambito di Videocittà 2024 al Gazometro di Roma – ha segnato un ulteriore punto di svolta nella carriera dell’artista. Un lavoro che, come suggerisce il titolo, richiama suggestioni antiche per parlare del presente, in un continuo gioco di riferimenti tra passato e futuro, memoria e visione.

Rubens Francesco Giusberti sarà il 4 ottobre alla Cerimonia di premiazione del VerticalMovie e attraverso la sua multidisciplinarità artistica si conferma tra i più interessanti e poliedrici nel panorama italiano, capace – attraverso la sua arte – di raccontare, con intensità e profondità, l’uomo e le sue ombre.