Ponte, Art and Design District: nasce il distretto del design, dell’artigianato e dell’arte di Roma

Foto di Francesco Marano, Eller Studio

Nello storico rione Ponte della Capitale, fra Piazza Navona e Castel Sant’Angelo, il 18 settembre si inaugura Ponte Art and Design District, un distretto permanente dedicato al design, all’arte contemporanea, all’artigianato artistico e all’antiquariato.

Promosso dall’associazione Roma Faber e sostenuto da Regione Lazio e Municipio I di Roma, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, il distretto mette a sistema 28 eccellenze romane del settore design e arte, le principali università di design e architettura del territorio, aziende del settore design e le realtà di maggior rilievo nel campo dell’hotellerie di fascia alta, in un’area di grande interesse storico, artistico e architettonico di Roma.

L’obiettivo della creazione del distretto è non solo quello di valorizzare le eccellenze creative del rione ma soprattutto di dare forma a un network attivo con un programma di eventi accademici e interattivi, che possano mettere in luce i know-how unici del territorio e dare rilievo a settori chiave per la promozione culturale del territorio, come quello del design e dell’hospitality.

Ponte Art and Design District coniuga la memoria manifatturiera secolare della Capitale – oggi testimoniata da artigiani e designer attivi nel rione da oltre trenta anni – con le sperimentazioni più contemporanee, offrendo un modello di rigenerazione urbana fondato su creatività e partecipazione.

Il distretto diventa così un motore per l’economia locale e un’attrazione per il turismo culturale, valorizzando il made in Italy e rafforzando l’immagine internazionale di Roma come capitale del design.

Galleria Sinopia – Foto di Francesco Marano, Eller Studio

Il programma di eventi

Un programma di incontri gratuiti anima il distretto con una concentrazione maggiore per la settimana dal 18 al 24 settembre e, nel corso dell’anno, con una frequenza minore.

Workshop, masterclass, talk e open visit permettono di far conoscere gli orafi, i designer, le gallerie di arte contemporanea e di antiquariato, i mosaicisti, i restauratori e gli artigiani del marmo che popolano il distretto con l’obiettivo di aprire il distretto al pubblico e, allo stesso tempo, di coinvolgere le figure rilevanti nel campo del design, dell’arte e dell’hospitality di fascia alta.

Da ottobre fino a luglio 2026 si svolgeranno workshop di intarsio, ceramica, mosaico, oreficeria, restauro, tavole rotonde e talk su economia circolare, rigenerazione urbana e innovazione tecnologica, open visit con cadenza mensile nelle botteghe storiche, sessioni di live painting e laboratori di rigenerazione urbana che trasformeranno il rione in un luogo di idee e azioni collaborative, di condivisione di pratiche urbane ed educative di riattivazione collettiva.

La rete di saperi e know-how avrà anche uno strumento digitale: una piattaforma online che racconta i creativi e i loro atelier con video interviste e gallery fotografiche, oltre a dare un aggiornamento continuo sugli eventi in corso e sulle modalità di prenotazione.

artigiano – Foto di Francesco Marano, Eller Studio

Memoria e patrimonio storico

Ponte Art and Design District prende il nome dal rione storico capitolino Ponte, che affonda le sue radici nel medioevo. Proprio via dei Banchi Nuovi era denominata la “Via Papalis”, in quanto parte del percorso compiuto dai pontefici durante la solenne cavalcata cerimoniale, la “presa di possesso della città”, che avveniva dopo l’elezione al soglio pontificio e che conduceva il neoeletto papa dalla basilica di San Pietro a quella di San Giovanni in Laterano; era, quindi, il primo atto pubblico ufficiale del nuovo pontefice.

Era qui che, proprio per avere un contatto diretto con i committenti vaticani, che i migliori artisti e artigiani dell’epoca, avevano i loro laboratori. Per fare un esempio illustre, fra queste botteghe durante il Rinascimento, c’era quella dello scultore e orafo Benvenuto Cellini, che oggi ospita l’atelier della jewel designer Patrizia Corvaglia, Presidente dell’associazione Roma Faber promotrice del distretto, che oggi, a distanza di 500 anni, lavora il bronzo con la stessa tecnica a cera persa che veniva utilizzata dal Cellini.

Via dei Banchi Nuovi – Roma – Foto di Francesco Marano, Eller Studio

Via dei Banchi Nuovi, antica arteria commerciale e cuore delle botteghe storiche capitoline, ha conservato fino a oggi il fascino dato dalla combinazione tra patrimonio storico e artistico da un lato e innovazione tecnica e ricerca estetica dall’altro.