Spettacolo, musei, social media, innovazione digitale. Chi sogna di lavorare nel mondo della cultura, da oggi settimana avrà un luogo dove realizzare le proprie aspirazioni. Nasce ‘Non è come te l’aspetti’, un percorso gratuito pensato per accompagnare ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni a trasformare talento, passione e creatività in opportunità professionali concrete, grazie a un programma di incontri e laboratori. L’iniziativa rientra nel progetto ‘Cultura in Azione’, promosso dal Municipio Roma V e realizzato da PTS e Fondazione Fitzcarraldo ETS, dedicato all’orientamento e alla formazione imprenditoriale delle nuove generazioni nel mondo delle professioni culturali.
Primo appuntamento è stato ieri giovedì 13 novembre, dalle 17.00 alle 18.30, con ‘Dietro il teatro: le professioni dello spettacolo dal vivo tra audience engagement e comunità’, un incontro per scoprire le professioni dello spettacolo dal vivo attraverso il racconto diretto di chi abita la scena teatrale. Si prosegue oggi venerdì 14 novembre con: ‘Dietro la musica: le professioni del live tra direzione artistica e produzione eventi’, Davide Dose, fondatore e CEO di Spaghetti Unplugged e Do7 Factory, racconterà la propria traiettoria professionale e le esperienze accumulate nella creazione e gestione di eventi musicali e festival, condividendo visioni e strategie che caratterizzano il suo lavoro nel settore.
Il percorso entrerà, poi, nel vivo con numerosi altri eventi, tutti gratuiti, che esplorano ogni ramo delle opportunità professionali offerte dal settore. Nulla è tralasciato, dalla comunicazione allo storytelling, dal fundraising all’imprenditorialità e startupping: chiunque voglia lavorare nel mondo culturale, troverà in questa iniziativa l’occasione per gettare le basi della propria carriera.
Particolarmente significativi saranno, inoltre, gli appuntamenti dedicati allo storytelling territoriale, fundraising culturale e agli strumenti per la sostenibilità, che si svolgeranno rispettivamente giovedì 28, venerdì 29 novembre e giovedì 11 dicembre all’interno della Casa della Cultura del V Municipio su via Casilina, a pochi metri dal luogo in cui, questa estate, l’esplosione di un distributore di gpl aveva causato una vittima, feriti e danni all’intera zona. Un modo speciale per coniugare cultura e rinascita del territorio.
“Sono tanti i giovani che ambiscono a un percorso professionale nel settore culturale e, spesso, la prima difficoltà consiste nel capire da dove partire – spiega Angela Tibaldi, consigliera PTS e responsabile del progetto -. Con questa iniziativa viene data loro proprio la possibilità di orientarsi e comprendere anche quale strada intraprendere nello specifico. Si tratta quindi di un progetto con una vocazione molto concreta, che punta non solo alla formazione ma all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Inoltre, è la prima volta che un territorio promuove un’iniziativa di questo tipo, dedicata al mondo culturale e totalmente gratuita”.
“Questo progetto rappresenta un investimento sul capitale umano e culturale del nostro municipio – spiega il presidente del V Municipio, Mauro Caliste -. Crediamo profondamente che la creatività, se accompagnata da strumenti concreti di orientamento e formazione, possa diventare motore di sviluppo, coesione e innovazione per tutto il territorio”.
Una vera e propria palestra di imprenditorialità creativa, quindi, che valorizza la cultura come leva di sviluppo, innovazione e inclusione. Il progetto si divide in tre fasi. Si inizia con ‘Scoprire’, un ciclo di incontri informali con dialoghi e testimonianze per permettere di entrare nel “dietro le quinte” dei mestieri della cultura. È E’ poi la volta di ‘Approfondire’, la fase in cui si passa dall’ispirazione all’azione, un ciclo di laboratori pratici a partire da giovedì 28 novembre per avvicinarsi agli strumenti della progettazione culturale e acquisire alcune prime competenze dalla comunicazione alla gestione, imparando a trasformare un’idea in un progetto concreto attraverso laboratori pratici incentrati sugli strumenti di progettazione, comunicazione e sostenibilità.
Infine, ‘Sperimentare’, l’ultimo passaggio in cui teoria e pratica si incontrano attraverso sportelli tematici e sfide reali sul territorio, percorsi di mentoring personalizzato e un laboratorio finale: un evento intensivo di co-progettazione – i cui dettagli saranno comunicati a breve – , per confrontarsi con professionisti, trasformare l’apprendimento in esperienza e mettere in gioco le competenze acquisite. Non una competizione, ma il completamento di un percorso condiviso di crescita e riconoscimento, in cui i progetti con maggiore potenziale potranno essere valorizzati attraverso momenti di follow-up o accompagnamento.
Un’esperienza immersiva che unisce creatività, collaborazione e visione, in linea con la visione generale del progetto, che mette al centro formazione, partecipazione e territorio, creando connessioni tra giovani, professionisti e istituzioni culturali.







