Jazz’Inn 2025: dal 29 settembre al 3 ottobre a Campobasso, 62 sfide per innovare i territori 

poster jazz’inn

Si apre ufficialmente il conto alla rovescia per Jazz’Inn 2025, in programma dal 29 settembre al 3 ottobre. Per cinque giorni, Campobasso e 13 comuni del suo hinterland diventeranno un laboratorio diffuso di innovazione, dove imprese, startup, enti pubblici, università e cittadini si incontreranno per progettare soluzioni concrete ai bisogni dei territori.

Promosso dalla Fondazione Ampioraggio, il format – giunto alla sua nona edizione – punta a trasformare borghi e città in motori di cambiamento, con un approccio partecipativo basato sull’intelligenza collettiva.

“Jazz’Inn è nato per creare legami, far emergere energie latenti, trasformare i territori in luoghi di ascolto, confronto e costruzione. A Campobasso vogliamo dimostrare ancora una volta che l’innovazione non è una prerogativa delle grandi città, ma può nascere ovunque ci siano comunità disposte a mettersi in gioco”,
ha dichiarato Giuseppe De Nicola, presidente della Fondazione Ampioraggio.

Le sfide dei territori al centro del dibattito

Quest’anno sono 62 i case giver – tra amministrazioni pubbliche, aziende, startup e fondazioni – che porteranno sul tavolo sfide reali: problemi, bisogni o idee da affrontare in modo collaborativo. L’obiettivo è doppio: favorire percorsi di open innovation e attivare processi di rigenerazione economica, sociale e culturale.

Tra i temi affrontati:

  • Rigenerazione urbana e cittadinanza digitale, con Comuni come Budoni, Cinquefrondi, Ginosa, Siddi, Civitacampomarano, Ostra, Summonte e la Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai.
  • Salute e coesione sociale, con realtà come ACLI di Cuneo, EatCloud, Forever Bambù, Recupero Etico Sostenibile e la UOC Malattie Infettive di Potenza.
  • Formazione e cultura, grazie al contributo di Almaviva, UNHCR, Università del Molise e Università Niccolò Cusano, tra gli altri.
  • Innovazione e nuove tecnologie, con aziende e centri come CETMA, ELIS Innovation Hub, WindTre, Made Competence Center I4.0 e molte startup emergenti.
  • Borghi e aree interne, con GAL Molise, l’Associazione delle Valli del Cilento Interno, e l’Unione dei Comuni Terre della Marca Senone.

Il caso Roma e la sfida di Julia

Roma Capitale sarà case giver onorario dell’edizione 2025 e presenterà Julia, un’assistente virtuale multicanale, capace di rispondere in oltre 80 lingue e progettata per offrire ai cittadini un accesso semplice a servizi e informazioni pubbliche.

“È bello poter confermare che Roma è pronta a ospitare l’edizione 2026 di Jazz’Inn, un importante appuntamento che lavora anche mettendo in rete realtà diverse e che costituisce un forum importante di confronto di buone pratiche sul tema fondamentale della trasformazione tecnologica”,
ha affermato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che sarà presente il 3 ottobre a Campobasso per raccogliere simbolicamente il testimone della prossima edizione.

Incontri, hackathon e protagonismo giovanile

Durante l’evento si svolgerà anche la riunione nazionale delle CTE (Case delle Tecnologie Emergenti), momento di confronto tra progetti finanziati dal MIMIT. In parallelo, il Samnium Innovation Hub ospiterà un hackathon sull’intelligenza artificiale, rivolto ai giovani tra i 16 e i 18 anni coinvolti nel programma AI Magister.

Campobasso e il Molise al centro della scena

Ad accogliere partecipanti e ospiti sarà la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, anche vicepresidente nazionale ANCI:

“Jazz’Inn 2025 è un progetto che rappresenta molto più di un semplice evento – ha affermato Forte – È il simbolo di una scommessa condivisa con 13 piccoli comuni dell’hinterland di Campobasso, un percorso ambizioso che punta a trasformare la nostra città capoluogo di regione attraverso l’innovazione. Campobasso e il suo territorio hanno vissuto per troppo tempo l’isolamento infrastrutturale e il fenomeno dello spopolamento che attanaglia le aree interne. Oggi, scegliamo di affrontare queste sfide con determinazione, facendo leva su reti di collaborazione strategiche”.

Un viaggio, non un evento

“Jazz’Inn non è un evento, ma un viaggio. Un viaggio delle idee, dei legami, delle sfide concrete. Un percorso che parte dalle esigenze reali di chi vive e amministra i territori, e le affida alla forza generativa dell’intelligenza collettiva”.