Dieci giorni per decidere il destino dell’ex Ilva di Taranto. È iniziata una settimana decisiva per il futuro dell’acciaieria, con la prima riunione del comitato tecnico incaricato di trovare una soluzione sul nodo dell’approvvigionamento del gas. L’obiettivo è chiudere in tempo per l’incontro conclusivo sull’accordo di programma, previsto il 31 luglio al Ministero delle imprese e del made in Italy.
Il piano del governo punta alla completa decarbonizzazione dell’impianto, attraverso la realizzazione di tre forni elettrici da attivare in tre fasi: il primo entro quattro anni, il secondo nei successivi due e il terzo entro otto anni. Lo ha ribadito il ministro Adolfo Urso, spiegando che il piano prevede una produzione di sei milioni di tonnellate di acciaio entro marzo 2026. In parallelo, si aggiorneranno le procedure di gara per attrarre nuovi investitori, con l’obiettivo di un ciclo completamente sostenibile.
Il nodo principale resta quello dell’approvvigionamento del gas. Dopo la fumata nera del 15 luglio, è stato istituito un comitato tecnico, che dovrà individuare entro il 28 luglio una soluzione ambientalmente ed economicamente sostenibile. Il comitato, che vede coinvolti tutti gli enti dell’accordo interistituzionale insieme a Snam, dovrà anche valutare la fattibilità della proposta della Regione Puglia: procedere con il polo Dri senza l’utilizzo di una nave rigassificatrice. L’ipotesi in campo è quella di costruire fino a quattro impianti di preriduzione per garantire la produzione nazionale di acciaio.
Nel frattempo, è stata rilasciata la nuova Aia, autorizzazione integrata ambientale e sanitaria, che prevede 470 prescrizioni da rispettare per la prosecuzione delle attività. L’autorizzazione è temporanea e verrà rivista ad agosto, alla luce dell’accordo di programma, ma è stata approvata con il parere contrario degli enti locali.
A rendere ancora più intensa la settimana ci penseranno anche i lavoratori. Le segreterie e le Rsu di Fim, Fiom e Uilm hanno convocato tre giorni di assemblee – il 22, 23 e 24 luglio – per discutere una piattaforma rivendicativa sulle questioni ambientali, occupazionali, sanitarie e industriali, in vista dell’abbandono progressivo dei combustibili fossili. La piattaforma sarà poi presentata ufficialmente nel corso del Consiglio di fabbrica del 25 luglio al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al presidente della Provincia di Taranto Gianfranco Palmisano e ai sindaci di Taranto e Statte, Piero Bitetti e Fabio Spada.