Ultimatum di Trump a Putin: accordo in 50 giorni o dazi al 100%

PUTIN E TRUMP

Donald Trump alza il tono contro Mosca e lancia un ultimatum a Vladimir Putin: se entro 50 giorni non sarà raggiunto un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti imporranno dazi “del 100%” che “colpiranno” duramente l’economia russa. Lo ha annunciato lo stesso presidente americano dallo Studio Ovale, accanto al premier olandese Mark Rutte, sottolineando come l’amministrazione sia “molto, molto scontenta” del comportamento del leader del Cremlino.

“Avremo delle tariffe molto severe se non abbiamo un accordo tra Ucraina e Russia in 50 giorni, del 100%, chiamiamole tariffe secondarie”, ha dichiarato Trump, che si è detto “molto arrabbiato” con Putin, “perché pensavo che avremmo avuto un accordo due mesi fa”.

Parole dure anche in riferimento agli ultimi attacchi su Kiev: “Sono solo discorsi e poi arrivano i missili a Kiev e uccidono 60 persone, si deve fermare, questo deve finire”. Trump ha ribadito di aver tentato più volte un’intesa con il presidente russo: “Penso che avremmo dovuto raggiungere un accordo molto tempo fa, ma si continua ad andare avanti e ancora avanti”.

Parlando del rapporto diretto con Putin, il presidente Trump non risparmia critiche né rivendicazioni: “Non voglio dire che è un assassino, ma è un tipo duro, ha imbrogliato Clinton, Bush, Obama, Biden, ma non ha imbrogliato me”. E aggiunge: “Parla molto con lui per poter concludere le cose e sempre finisco pensando ‘che bella conversazione’ e poi vengono lanciati missili contro Kiev o un’altra città. Dopo che questo succede tre, quattro volte – conclude – allora parlare non significa nulla”.

Secondo Trump, i tentativi di accordo con la Russia sarebbero stati almeno “quattro”, ma finora senza successo. La sua proposta di tariffe secondarie al 100% rappresenterebbe un approccio diverso rispetto al pacchetto di sanzioni attualmente al vaglio del Congresso. Un gruppo bipartisan di oltre 80 senatori, infatti, sta spingendo per misure molto più drastiche, con sanzioni fino al 500% contro i Paesi che acquistano petrolio e uranio russo.

Pur elogiando l’iniziativa repubblicana, Trump ha messo in dubbio la necessità del provvedimento: “Non sono sicuro che ne abbiamo bisogno, ma è positivo quello che stanno facendo”. Successivamente ha ammesso che il pacchetto “potrebbe essere molto utile”, anticipando che il leader della maggioranza repubblicana al Senato, John Thune, si recherà alla Casa Bianca “per parlarne”.

Nel corso dell’incontro con Rutte, Trump ha anche annunciato un nuovo accordo con la NATO per la fornitura di armi all’Ucraina. Ha precisato che gli Stati Uniti non sosterranno direttamente i costi: “Gli Stati Uniti non dovranno pagare nulla, noi non compriamo, ma produciamo e saranno loro a pagare”.

“Produciamo il migliore equipaggiamento, i migliori missili, il meglio di tutto, i Paesi europei lo sanno e abbiamo fatto un accordo oggi, in base al quale noi invieremo le armi e loro pagheranno”, ha spiegato.