Rutte: “Russia si rafforza a velocità record, bene aumento difesa Europa”

Mark Rutte – segretario generale NATO

Il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha lanciato un forte monito sull’accelerazione del riarmo russo e sulla necessità per l’Europa di colmare urgentemente il divario in termini di difesa. In un’intervista al New York Times, Rutte ha dichiarato che “la Russia si sta ricostruendo a un ritmo e una velocità senza precedenti nella storia recente”, sottolineando l’urgenza per gli alleati europei di investire maggiormente nelle proprie capacità militari.

Secondo Rutte, i russi “ora producono tre volte più munizioni in tre mesi di quante ne produca l’intera Nato in un anno. E’ insostenibile, ma i russi stanno collaborando con i nordcoreani, i cinesi e gli iraniani, i mullah, per continuare questa ingiustificata guerra di aggressione contro l’Ucraina”, ha affermato, evidenziando il crescente asse tra Russia e regimi autoritari a livello globale.

Ma le ambizioni del Cremlino, ha avvertito Rutte, non si fermano ai confini europei. Il presidente russo Vladimir Putin, secondo il Segretario generale della Nato, guarda anche oltre l’Atlantico. “Se l’Artico, l’Oceano Atlantico e l’Europa non sono sicuri, gli Stati Uniti hanno un grosso problema”, ha detto, aggiungendo che la minaccia russa potrebbe arrivare a coinvolgere direttamente il territorio americano.

Nel colloquio con il quotidiano statunitense, Rutte ha riconosciuto l’impegno crescente dei paesi europei nel sostenere Kiev, sottolineando l’importanza della recente decisione di destinare 35 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina entro l’anno. È “giusto”, ha commentato, che gli europei “si facciano carico di una quota maggiore dell’onere” rispetto agli Stati Uniti, “quando si tratta di fornire un sostegno concreto all’Ucraina”.

Infine, Rutte ha elogiato l’ex presidente americano Donald Trump per aver avuto un ruolo chiave nel rafforzamento dell’impegno europeo nella difesa. Ha inoltre riconosciuto il valore dei suoi sforzi diplomatici per aprire un dialogo con il Cremlino. “Questo doveva accadere”, ha affermato, riferendosi ai tentativi di Trump di “porre fine all’impasse con Putin”.