Hyundai, l’evoluzione del logo tra radici e futuro elettrico

Hyundai pop-up store in Harajuku, Tokyo

L’identità visiva di Hyundai racconta una trasformazione costante, in equilibrio tra tradizione e innovazione. Un percorso che riflette la volontà del marchio di costruire un ecosistema di mobilità sostenibile, integrato e incentrato sulle persone.

Le radici del brand coreano risalgono al 1974, anno in cui fu presentata la Hyundai Pony, la prima vettura destinata al mercato internazionale, disegnata da Giorgetto Giugiaro. In quegli anni, il logo dell’azienda era rappresentato da un monogramma “HD” stilizzato, rimasto in uso fino ai primi anni Novanta.

È proprio nei primi anni ’90 che Hyundai introduce un cambiamento radicale nella propria identità visiva: nasce l’attuale logo, con una “H” inclinata e stilizzata, simbolo di una stretta di mano tra azienda e cliente. Un segno grafico semplice ma carico di significato, pensato per rafforzare il legame con i consumatori nel pieno della fase di espansione globale del marchio.

Nel 1999, il logo viene aggiornato con una finitura cromata, che lo rende visivamente più sofisticato e coerente con i codici estetici internazionali. La successiva svolta arriva nel 2003, quando il simbolo viene affiancato dalla scritta “Hyundai” in un font moderno, pensato per aumentare la riconoscibilità del marchio sui mercati mondiali.

Negli ultimi anni, il logo ha subito un ulteriore restyling, adottando un look più essenziale e bidimensionale, in linea con le tendenze grafiche contemporanee.

Questa evoluzione stilistica è andata di pari passo con la transizione verso la mobilità elettrica. Un esempio emblematico arriva dalla gamma Ioniq, dove il logo tradizionale è stato sostituito all’interno dell’abitacolo da quattro pixel LED che compongono una “H” in codice Morse, segno di un’identità reinterpretata in chiave digitale e futuristica.