Virus camuffati da app famose colpiscono le PMI: Italia tra i Paesi europei più colpiti

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Virus informatici camuffati da applicazioni legittime come ChatGPT, Zoom, Microsoft Office e Google Drive stanno colpendo in modo sempre più mirato le piccole e medie imprese (PMI) europee, con l’obiettivo di infiltrarsi nei sistemi aziendali senza destare sospetti. A rivelarlo è un’analisi condotta dal Kaspersky Security Network, basata sui dati raccolti tra gennaio e aprile 2025.

Secondo il rapporto, l’Italia è tra i Paesi europei più colpiti, con il 25% degli attacchi complessivi diretti alle PMI, seconda solo all’Austria (40%). Seguono Germania (11%), Spagna (10%) e Portogallo (6%). Meno esposte, invece, Francia (4,1%), Serbia e Regno Unito (1%), mentre Romania, Grecia e Svizzera registrano meno dell’1%.

Le minacce più comuni rilevate nel continente sono:

  • Backdoor (24%): strumenti installati in modo invisibile, che permettono ai cybercriminali di controllare da remoto i computer infettati.
  • Trojan (17%): malware capaci di eseguire operazioni non autorizzate, fino a bloccare il sistema.
  • Not-a-virus:Downloader (16%): software apparentemente innocui, che scaricano contenuti da Internet spesso senza il consenso esplicito dell’utente, sfruttati dagli hacker per introdurre altri malware.

Anche in Africa il fenomeno è diffuso: il Marocco è il Paese più colpito con il 41% degli attacchi, seguito da Tunisia (24%), Algeria (16%), Senegal e Camerun (7%).

“La migliore difesa contro i malware sofisticati non è lo strumento più costoso, ma capire come agiscono gli hacker e chiudere loro le porte che stanno cercando di aprire”, afferma Marc Rivero, Lead Security Researcher del Global Research and Analysis Team di Kaspersky, sottolineando l’importanza della formazione e consapevolezza del personale aziendale nella prevenzione degli attacchi.