Atreju, Ministra Bernini contestata da un gruppo di studenti

Ministra Bernini

All’indomani della seconda prova del “semestre filtro” per l’accesso a Medicina — una prova giudicata ardua dalla maggior parte dei candidati, forse persino più della prima del 20 novembre — la ministra dell’Università Anna Maria Bernini è stata contestata da un gruppo di studenti durante il suo intervento ad Atreju.

“Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno”, hanno gridato i giovani, in mobilitazione contro la riforma dell’accesso alla facoltà. La ministra ha replicato senza mezzi termini: “Sapete come diceva il presidente Berlusconi? Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità”. Bernini è poi scesa dal palco per un confronto diretto con i manifestanti.

Nel suo intervento, la Ministra Bernini ha spiegato che “quella di oggi non è una sanatoria ma la naturale evoluzione di una riforma che deve aspettare di arrivare a tutte le fasi di attuazione: nel momento in cui noi avremo tutti i voti prima di Natale di tutti gli studenti che hanno partecipato al primo e al secondo appello, faremo la graduatoria e sulla base di quella vedremo chi entra subito, chi entro il 28 febbraio sconterà i suoi debiti d’esame e chi potrà scivolare sulle materie affini che sono già state indicate”.

Bernini ha inoltre riconosciuto la presenza di due errori nella prova di fisica del secondo appello, precisando che “e nel caso della seconda domanda sbagliata, verrà riconosciuto un punto” a tutti i candidati.

Le opposizioni hanno duramente criticato l’atteggiamento della ministra

“Davanti a ragazze e ragazzi che protestano legittimamente contro una riforma rivelatasi un colossale flop, la ministra ha pensato bene di rispondere non nel merito, ma insultandoli”, hanno dichiarato la deputata Pd Irene Manzi e il senatore Pd Francesco Verducci. Sulla stessa linea Giovanni Barbera, della direzione nazionale di Rifondazione Comunista: “Meglio comunisti che berlusconiani”.

Intanto, mentre si annunciano migliaia di ricorsi, gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell definiscono l’ipotesi del ministero di ammettere anche studenti insufficienti “illegittima e incostituzionale”, sostenendo che “non è possibile modificare i criteri di selezione quando le due prove del ‘semestre filtro’ sono ormai concluse e i risultati acquisiti. Dubitiamo – hanno osservato – che gli esperti e l’Ufficio legislativo del ministero possano partorire un provvedimento che verrebbe annullato dalla Corte Costituzionale”.

Per la segretaria della Flc Cgil, Gianna Fracassi, il ministero starebbe tentando di “mettere una pezza al macroscopico fallimento del nuovo sistema di accesso, peccato che è peggiore del buco”.

Unione degli universitari in piazza in diverse città

Oggi intanto gli studenti dell’Unione degli universitari sono scesi in piazza in diverse città, con un presidio anche a Roma davanti al Senato. “Lo avevamo detto fin dall’inizio che questo sistema sarebbe stato una truffa”, ha commentato il capogruppo M5S in commissione Cultura, Antonio Caso, che ha partecipato alla manifestazione.