Il Consiglio dei ministri approva il decreto per la riforma dell’esame di maturità e l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. Il provvedimento reintroduce la denominazione “Esame di maturità” e sostituisce la prova orale multidisciplinare con un colloquio su quattro discipline principali del corso di studi, individuate annualmente dalle autorità. I commissari passano da sette a cinque: due interni, due esterni e il presidente di commissione.
Un esame più focalizzato
La riforma maturità attribuisce rilievo al curriculum dello studente, allegato al diploma finale. Questo documento valorizza il percorso formativo complessivo. Si stanziano 10 milioni di euro annui per la formazione dei docenti, inclusa quella specifica per i commissari d’esame. La partecipazione ai corsi diventa titolo preferenziale per le nomine nelle commissioni.
Passaggi tra indirizzi flessibili
Il decreto disciplina i passaggi tra indirizzi di studio, più flessibili nel primo biennio. Dal terzo anno, serve un esame integrativo in unica sessione prima dell’avvio delle lezioni. Questo garantisce continuità didattica. La riforma maturità rafforza il ruolo dei percorsi scuola-lavoro, dando loro identità educativa e funzione formativa.
Rafforzamento con ITS Academy
L’inserimento della filiera tecnologico-professionale nel secondo ciclo rafforza il raccordo con i percorsi degli ITS Academy. Questo collega istruzione e mondo del lavoro. Il decreto stanzia risorse per rinnovo contrattuale 2022-2024, formazione insegnanti e copertura sanitaria integrativa. Migliora l’offerta formativa complessiva.
Sicurezza e funzionalità scolastica
La riforma maturità rafforza la sicurezza nei viaggi d’istruzione con appalti basati su qualità e sicurezza. Prevede risorse per affitti, strutture modulari e arredi scolastici. Questo garantisce piena funzionalità degli edifici. Si assicura la funzionalità della Scuola Europea di Brindisi con contratti per personale madrelingua.
Il decreto per la riforma maturità e l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026 mira a un sistema più efficiente. Le misure rispondono alle esigenze di studenti e docenti. Il governo punta a un’istruzione moderna e sicura.