Sciopero del 3 ottobre, il Garante lo dichiara illegittimo: la Cgil conferma la mobilitazione

Landini

Lo sciopero generale proclamato per venerdì 3 ottobre è stato giudicato illegittimo dalla Commissione di garanzia sugli scioperi, ma la Cgil non arretra e conferma la giornata di mobilitazione.

La Commissione, riunitasi nella giornata di oggi, ha rilevato una violazione dell’obbligo di preavviso previsto dalla legge 146/1990, ritenendo dunque lo sciopero non conforme alle regole che disciplinano il diritto di astensione dal lavoro nei servizi pubblici essenziali.

Secondo il Garante, il richiamo dei sindacati all’articolo 2, comma 7 della legge – che consente scioperi senza preavviso solo in caso di gravi minacce all’ordine costituzionale o all’incolumità dei lavoratori – non è applicabile al caso in questione. L’Autorità ha quindi inviato una comunicazione formale alle organizzazioni sindacali, precisando che il mancato adeguamento alla decisione potrà far scattare un procedimento sanzionatorio.

Ma la risposta della Cgil è netta. Il segretario generale Maurizio Landini, intervistato da RaiNews24, ha ribadito:
“Il nostro sciopero è pienamente legittimo, rispetta la legge 146, articolo 2 comma 7 che prevede, di fronte a violazioni dell’ordine costituzionale e la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori, la possibilità di fare lo sciopero senza preavviso. Lo riconfermiamo, anzi impugniamo la delibera della commissione e se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle”.

Landini ha poi lanciato un appello alla partecipazione: “Chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori di scendere in piazza”.

La giornata di sciopero coinvolgerà tutti i settori pubblici e privati, con particolare impatto sui trasporti, sulla scuola e sui servizi pubblici. Nonostante l’avvertimento del Garante, la mobilitazione è quindi confermata.