Con la rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, l’Europa si trova di fronte a una realtà geopolitica inedita: non può più fare affidamento sul tradizionale ombrello americano. In questo contesto, Mario Draghi ha presentato al Parlamento Europeo un ambizioso progetto per rafforzare l’Unione Europea, delineando una visione che molti hanno paragonato agli “Stati Uniti d’Europa”.
Una nuova strategia per l’Europa
Nel suo discorso alla Settimana Parlamentare Europea del febbraio 2025, Draghi ha sottolineato la necessità di un cambiamento radicale per affrontare le sfide attuali: stagnazione economica, dipendenza energetica, ritardi tecnologici e minacce alla sicurezza. Ha evidenziato come l’Europa debba adottare una strategia industriale comune, investire massicciamente in settori chiave e rafforzare la propria autonomia strategica.
I pilastri del progetto Draghi
- Investimenti strategici: Draghi propone un piano di investimenti annuali tra i 750 e gli 800 miliardi di euro per colmare il divario con Stati Uniti e Cina, focalizzandosi su energia, intelligenza artificiale, difesa e infrastrutture digitali.
- Mercato unico più integrato: L’Europa deve superare le barriere interne che ostacolano la crescita, armonizzando regolamenti e creando un mercato dei capitali più efficiente per finanziare l’innovazione.
- Autonomia energetica e difensiva: Con l’incertezza sul sostegno americano, l’UE deve sviluppare una politica energetica e di difesa comune, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e rafforzando le proprie capacità militari.
Il contesto geopolitico
La rielezione di Trump ha accentuato le tensioni transatlantiche, con l’adozione di nuove tariffe commerciali e una minore attenzione agli impegni internazionali. Draghi ha avvertito che l’Europa rischia di subire le conseguenze di queste politiche, sottolineando l’urgenza di una risposta unitaria e decisa.
Verso gli “Stati Uniti d’Europa”?
Sebbene Draghi non utilizzi esplicitamente questa espressione, il suo progetto implica una maggiore integrazione politica ed economica dell’UE. Tuttavia, permangono ostacoli significativi, come le resistenze di alcuni Stati membri e la necessità di riforme istituzionali profonde.
Il progetto di Draghi rappresenta una chiamata all’azione per l’Europa: è il momento di rafforzare l’unità, investire nel futuro e affermare la propria autonomia. Solo attraverso una visione condivisa e un impegno concreto l’UE potrà affrontare le sfide del presente e costruire un futuro prospero e sicuro per i suoi cittadini.