“Questa tregua non avrà alcun significato se non si trasformerà in una reale opportunità per salvare vite umane. Ogni ritardo si traduce in un nuovo funerale, ogni silenzio significa un altro bambino che muore tra le braccia di sua madre senza medicine né latte”. Con queste parole Munir Al-Barsh, direttore generale del ministero della Salute della Striscia di Gaza controllata da Hamas, lancia un appello accorato su Telegram, chiedendo interventi rapidi e concreti.
La richiesta di aiuti urgenti e evacuazioni mediche
Secondo Al-Barsh, senza misure immediate, la tregua rischia di restare solo una parola vuota. “All’ombra di una tregua temporanea soffocata dall’indecisione e dal silenzio internazionale, i feriti chiedono aiuto, i bambini muoiono di fame e le madri crollano sulle rovine di ciò che resta della loro vita.” Il ministero chiede con urgenza l’evacuazione medica dei feriti più gravi: tra questi, pazienti con lesioni al cervello e alla colonna vertebrale, persone che necessitano di interventi complessi non realizzabili negli ospedali di Gaza e tutti coloro che rischiano la vita senza un trasferimento immediato.
Emergenza forniture mediche e alimentari
Al-Barsh sottolinea la necessità di far arrivare subito latte terapeutico per bambini, integratori alimentari ad alto contenuto proteico e calorico, soluzioni concentrate di glucosio, alimenti terapeutici pronti, antibiotici endovenosi e fonti proteiche come carne, uova, latticini e zucchero. “Chiediamo misure immediate e urgenti per salvare vite umane”, ribadisce Al-Barsh, puntando il dito contro l’attesa e l’indifferenza internazionale che, ogni giorno di più, mette a rischio le vite più fragili della Striscia.