Alla Cop30 di Belém, in Brasile, l’Italia sarà protagonista con AquaPraça, un’innovativa piazza galleggiante progettata dall’architetto Carlo Ratti e costruita da Cimolai Spa. L’opera, vetrina dell’eccellenza italiana nel campo della sostenibilità e dell’architettura, è stata presentata in anteprima alla fiera della cooperazione internazionale Codeway, in corso a Roma. A novembre, sarà il padiglione italiano alla conferenza ONU sul clima e, successivamente, sarà donata alla città amazzonica.
Cop30, un’opera simbolo di adattamento e innovazione
«L’architettura può e deve adattarsi ai cambiamenti climatici», ha spiegato Ratti, docente al MIT di Boston, sottolineando come AquaPraça sia pensata per dialogare con l’ambiente, galleggiante e capace di adattarsi al livello del mare. Il progetto nasce dalla collaborazione con i ministeri dell’Ambiente e degli Esteri, in linea con lo spirito della Biennale di Venezia – anch’essa curata da Ratti – dove la struttura sarà presentata per la prima volta a settembre con il nome di AquaPlus. Dopo Venezia, l’installazione approderà a Belém con una versione definitiva che include un avamposto sulla terraferma e una piattaforma sul mare. In seguito, AquaPraça diventerà una infrastruttura culturale permanente, collocata nella parte storica della città.
Cimolai: sostenibilità e sfida tecnica
La realizzazione è affidata a Cimolai Spa, azienda italiana leader in costruzioni complesse. «Un’opera d’arte innovativa che galleggia, cambia assetto ed è sostenibile al 50%, il tutto in soli cinque mesi», ha detto Luca Infanti dell’azienda. Tra le difficoltà, reperire rapidamente materiali adeguati e garantire una verniciatura resistente, vista la permanenza nel tempo prevista per la struttura.
Un simbolo della cooperazione Italia-Brasile
L’ambasciatore brasiliano Renato Mosca de Souza ha lodato il progetto, definendolo «un marchio della partnership con l’Italia». Belém è stata scelta per la Cop30 per mostrare ai leader mondiali la complessità dell’Amazzonia, non solo come ecosistema, ma anche come regione abitata da oltre 28 milioni di persone. Il Brasile punta a un modello di sviluppo sostenibile che coniughi biodiversità e inclusione sociale, e AquaPraça sarà il segno concreto di questa visione.
Il direttore della Cooperazione allo Sviluppo, Stefano Gatti, ha sottolineato come l’Italia avrà una doppia presenza alla Cop30, anche con uno spazio nell’ex aeroporto di Belém. «AquaPraça porta con sé il know-how italiano, ma anche una chiara posizione politica sui temi ambientali», ha detto. L’acqua sarà infatti uno dei focus dell’Italia alla conferenza, in coerenza con il Piano Mattei.
Infine, Alessandro Guerri del Ministero dell’Ambiente ha ribadito che Italia e Brasile collaborano da vent’anni sui temi ambientali. «Le regole sono chiare, ora dobbiamo giocare la partita del clima insieme», ha dichiarato, ricordando anche il nuovo legame sportivo tra i due Paesi: dal 26 maggio, Carlo Ancelotti sarà l’allenatore del Brasile.
Cop30, AquaPraça: molto più di un padiglione
AquaPraça sarà un punto d’incontro galleggiante per il dialogo sui cambiamenti climatici e sulla cooperazione tra Nord e Sud globale. Architettura, arte e diplomazia si fondono in un progetto che parla italiano ma guarda al mondo. Un simbolo concreto del contributo dell’Italia per una Cop30 dei fatti, e non solo delle parole.