Manhattan: sparatoria e panico in pieno giorno, 5 morti

New York, sparatoria nel grattacielo sede di Blackstone e della National Football League

Tutto è cominciato intorno alle 18 ora locale (mezzanotte in Italia) all’interno dell’edificio, al 345 di Park Avenue, tra la 51esima e la 52esima strada di Manhattan, nel cuore della grande mela, in un grattacielo alto quasi 200 metri che è una sorta di business center che ospita diverse società finanziarie importanti, tra cui Blackstone, il più grande hedge fund al mondo.

Un uomo con occhiali scuri, sneaker, pantaloni neri, giacca blu e camicia azzurra – come mostrano le immagini di Cnn – si avvicina camminando con calma verso l’ingresso. Secondo il Nyp indossava anche un giubbotto antiproiettile. Nella mano destra brandisce perpendicolare alle gambe un’arma lunga d’assalto, che assomiglia ad un AR-15 o Ak-47, una di quelle più usate generalmente nelle stragi americane.

L’uomo fa in tempo a salire in ascensore sino al 32/o e 33/o piano uccidendo almeno quattro persone. Al 33/o piano, dove è stato trovato morto, si trovano anche gli uffici della Rudin. Forse aveva un target preciso, voleva vendicarsi ma per ora sono solo congetture.

Dopo i primi spari è scattato il lockdown nell’edificio e in quelli vicini, con le persone rimaste che si sono barricate. Sulla piattaforma X – il sindaco di NYC – Eric Adams, ha lanciato l’allerta invitando i cittadini ad adottare le dovute precauzioni di sicurezza nelle vicinanze e a non uscire qualora ci si trovasse nei pressi di Park Avenue e East 51st Street. Nel giro di pochi minuti la polizia ha circondato il grattacielo, utilizzando anche un elicottero e alcuni droni.

New York, il sindaco Eric Adams arriva sul luogo della sparatoria a Midtown Manhattan

Un dipendente di Blackstone che lavora al 31/o piano, uno sotto quello dove è avvenuta la sparatoria, ha raccontato che i dipendenti hanno sentito un forte botto e un tonfo provenire dall’alto. Non ci hanno fatto caso finché non hanno ricevuto un’e-mail che li informava della presenza di un tiratore nell’edificio.

Successivamente la commissaria capo della polizia Jessica Tisch ha annunciato sui social che “la scena è stata circoscritta e il tiratore solitario è stato neutralizzato”. Pare sia morto per una ferita autoinflitta. Il lockdown è rimasto in vigore ancora per un po’, quindi la gente ha cominciato ad uscire a piccoli gruppi con le mani alzate.

dipendenti escono dall’edificio con le mani alzate

La polizia avrebbe anche individuato l’auto associata all’attentatore ma non è chiaro se sia stata utilizzata per arrivare da Las Vegas a New York City. Impossibile però portare un’arma lunga in aereo, e difficile nasconderla in un bus o in treno. 

Sono 4 le persone morte, tra cui un agente ferito mortalmente alla schiena e deceduto dopo l’arrivo in ospedale. E’ deceduto anche l’attentatore, identificato per ora come un uomo bianco di 27 anni residente a Las Vegas, senza significativi precedenti penali. Al momento non è noto il suo movente.