Qualità dell’aria, approvato piano da 2,4 miliardi contro l’inquinamento

Gilberto Pichetto Fratin ministro ambiente

Il Consiglio dei ministri ha adottato il Piano nazionale per la qualità dell’aria: 2,4 miliardi di euro per ridurre l’inquinamento e tutelare la salute. È stato approvato oggi a Palazzo Chigi il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, lo strumento con cui l’Italia punta a ridurre l’inquinamento atmosferico e ad allinearsi agli obblighi previsti dalla normativa ambientale europea. Il piano è il risultato di un lavoro coordinato dalla Presidenza del Consiglio, con il contributo delle Regioni e dei Ministeri competenti.

Pichetto: “Un impegno comune, non più rinviabile”

“È un piano ambizioso ma realistico – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto – che punta a conciliare tutela della salute, sostenibilità e compatibilità economica. È una risposta concreta alle sfide europee e un segnale chiaro a cittadini e imprese: migliorare la qualità dell’aria è un impegno comune e non più rinviabile”.

Quattro ambiti di intervento e misure concrete

Con una dotazione complessiva di 2,4 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi stanziati dal MASE, il piano prevede interventi su quattro aree prioritarie: tecniche agricole a basso impatto, mobilità sostenibile, riscaldamento civile più efficiente e campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.

Tra le misure più rilevanti figurano 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti di mobilità casa-scuola, casa-lavoro, trasporto pubblico locale e sharing mobility. Previsto anche uno sconto sugli oneri di sistema elettrici per incentivare il cold ironing nei porti, così da ridurre le emissioni delle navi durante le soste.

Più controlli e nuova governance ambientale

Il piano prevede inoltre un rafforzamento dei controlli sugli impianti domestici obsoleti a biomassa, tra le principali fonti di inquinamento nelle aree urbane. Ogni misura sarà accompagnata da responsabilità operative precise, con un sistema di monitoraggio continuo.

La governance sarà fondata su integrazione, responsabilità e partecipazione, coinvolgendo attivamente amministrazioni centrali, enti locali e cittadini. L’obiettivo è costruire un nuovo modello di gestione dell’aria, basato sulla collaborazione e sulla misurabilità dei risultati.