Russia, Peskov: “Nessuna sanzione ci farà cambiare posizione”. Trump minaccia nuove misure

Dmitry Peskov

Mosca ribadisce la propria linea sull’Ucraina nonostante le crescenti pressioni internazionali. “Nessuna sanzione potrà costringere la Federazione Russa a cambiare la sua posizione coerente”: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia statale russa Ria Novosti.

La dichiarazione arriva all’indomani del più massiccio attacco russo su territorio ucraino dall’inizio della guerra: oltre 800 tra droni e missili hanno colpito numerosi obiettivi, incluso — per la prima volta — il palazzo del governo a Kiev.

In risposta, il presidente americano Donald Trump ha affermato di essere pronto a introdurre ulteriori misure punitive contro Mosca. “Non sono affatto contento di quello che sta succedendo”, ha detto l’ex presidente USA, aggiungendo che nei prossimi giorni intende parlare direttamente con Vladimir Putin, rinnovando la propria fiducia: “Resto comunque fiducioso che si troverà un accordo”.

Un’intesa che, secondo Trump, potrebbe presto arrivare anche sulla crisi mediorientale. Il movimento islamista palestinese Hamas ha infatti dichiarato di essere pronto a riprendere “immediatamente” i negoziati, dopo aver ricevuto una nuova proposta dagli Stati Uniti. Secondo fonti vicine al premier israeliano Benjamin Netanyahu, anche il governo israeliano starebbe valutando l’offerta.

Sul fronte europeo, è il cancelliere tedesco Friedrich Merz a lanciare l’allarme. “Il piano imperialista del presidente russo Vladimir Putin non si concluderà con la conquista dell’Ucraina, ma sarà solo l’inizio”, ha affermato Merz, intervenendo alla conferenza annuale degli ambasciatori tedeschi. Il cancelliere ha parlato di un’intensificazione degli “attacchi ibridi russi” contro le infrastrutture europee, sottolineando in particolare le “provocazioni” nel Mare del Nord e nel Mar Baltico.

Gli Stati Uniti puntano ora a un’azione coordinata anche sul piano energetico. In un’intervista al Financial Times, il segretario all’Energia USA Chris Wright ha invitato i paesi europei a tagliare ogni acquisto di gas e petrolio dalla Russia: “Se gli europei tracciassero una linea e dicessero ‘non compreremo più gas russo, non compreremo più petrolio russo’, questo avrebbe un’influenza positiva anche sul fatto che gli Stati Uniti si orientino in modo più aggressivo sulle sanzioni? Assolutamente sì”, ha affermato Wright, alla vigilia dei colloqui con la sua controparte europea a Bruxelles.

Il funzionario statunitense ha inoltre ricordato gli impegni assunti dall’Unione Europea nell’ambito dell’accordo commerciale con Washington, che prevede l’acquisto di 750 miliardi di dollari di energia statunitense entro il 2028, tra gas naturale liquefatto, benzina e altri derivati dai combustibili fossili.