Il Comitato investigativo russo ha confermato che il ministro dei trasporti russo – Roman Starovoit, rimosso dal suo incarico dal presidente Vladimir Putin, si è suicidato. Una portavoce del Comitato, Svetlana Petrenko, ha precisato che il corpo senza vita di Starovoit, con una ferita da arma da fuoco, è stato trovato a bordo della sua auto a Odintsovo, una cittadina ad ovest di Mosca. “La versione più accreditata è il suicidio”, ha aggiunto la portavoce, citata dall’agenzia Tass.
Roman Starovoit, che aveva 52 anni, era diventato ministro dei Trasporti nel maggio del 2024. Precedentemente era stato per cinque anni governatore della regione di Kursk, che poi a partire dall’agosto dell’anno scorso è stata parzialmente invasa dalle truppe ucraine. Tre mesi fa si era appreso di un’inchiesta per frode relativa agli appalti per la realizzazione di strutture difensive nella regione che aveva portato all’arresto del successore di Starovoit, Alexei Smirnov.
Il vice ministro Andrei Nikitin è stato nominato ministro ad interim in attesa dell’approvazione della Duma ed è stato ricevuto dallo stesso Putin. “Spero che lei userà la energia, conoscenza e le capacità organizzative per risolvere le più importanti questioni in questo settore”, ha detto Putin al nuovo ministro, sottolineando che quello dei trasporti è “uno dei campi fondamentali di attività nel Paese”.