Siria, raid israeliano su aeroporto vicino a Sweida: vittime e morti

Siria

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno colpito con un raid aereo l’aeroporto militare di Thaala, situato nei pressi di Sweida, nel sud della Siria. L’attacco, secondo quanto riportato dal quotidiano libanese Al Mayadeen, avrebbe provocato vittime tra le truppe governative di Damasco, impegnate in una delle aree più sensibili del Paese, a maggioranza drusa e teatro di crescenti tensioni settarie.

Il raid si inserisce in un quadro di crescente pressione da parte di Israele sul regime siriano, accusato di repressione contro la comunità drusa locale. In una dichiarazione ufficiale, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha lanciato un avvertimento diretto a Damasco: “Il regime siriano deve lasciare in pace i drusi a Sweida e ritirare le sue forze. Come abbiamo chiarito e avvertito, Israele non abbandonerà i drusi in Siria e applicherà la politica di smilitarizzazione che abbiamo deciso”.

Il ministro ha inoltre confermato l’intenzione di proseguire le operazioni militari: “Le IDF continueranno a colpire le forze del regime finché non si ritireranno dalla zona e presto intensificheranno la loro risposta contro il regime se il messaggio non verrà recepito”.

Intanto, continua ad aggravarsi il bilancio degli scontri interni a Sweida. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 248 persone hanno perso la vita. Tra le vittime, si contano 92 membri della minoranza drusa, inclusi 28 civili. Gli attivisti denunciano inoltre che 21 di loro sarebbero stati “uccisi in esecuzioni sommarie da parte delle forze governative”.

Le violenze hanno colpito anche le fila governative: almeno 138 membri delle forze di sicurezza siriane sarebbero rimasti uccisi negli scontri, insieme a 18 combattenti beduini considerati alleati del regime.