E’ un venerdì nero, oggi 3 ottobre è stato proclamato sciopero generale da CGIL e Unione Sindacale di Base (USB) che coinvolgerà l’intero mondo del lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato. L’astensione riguarderà fabbriche, uffici, scuola, sanità, trasporti e molti altri servizi. Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantite le prestazioni minime essenziali.
I disagi maggiori sono attesi nei trasporti: per quanto riguarda le ferrovie, lo sciopero inizierà già dalle ore 21 di giovedì 2 ottobre e si sommerà a una precedente protesta indetta da un sindacato di base. Per i treni regionali saranno garantite le corse nelle fasce protette, cioè dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Anche il trasporto pubblico locale – autobus, tram e metropolitane – si fermerà per 24 ore, nel rispetto delle fasce di garanzia stabilite a livello locale. Lo stop coinvolgerà anche il trasporto aereo: il personale di volo, di terra e i controllori incroceranno le braccia dalle 00:01 alle 24:00, con voli garantiti nelle fasce 7-10 e 18-21.
Disagi previsti anche nei porti e nel trasporto marittimo, dove i lavoratori si asterranno dal servizio per un’intera giornata. Le partenze delle navi potrebbero subire ritardi fino a 24 ore, ad eccezione dei collegamenti essenziali. Fermi anche i taxi, con sciopero previsto dalle 00:01 a mezzanotte.
L’agitazione coinvolge inoltre i lavoratori della viabilità, autostrade e Anas, che garantiranno solo i servizi minimi indispensabili per la sicurezza stradale. Si fermeranno anche gli addetti al trasporto merci e alla logistica, inclusi coloro impiegati negli appalti ferroviari (pulizie, ristorazione e accompagnamento dei treni notte), nell’autonoleggio con e senza conducente, negli impianti a fune e nei servizi funebri.
I vigili del fuoco sciopereranno per quattro ore: il personale turnista si fermerà dalle 9 alle 13, mentre per il personale giornaliero e amministrativo l’astensione durerà l’intera giornata. Per la sanità, lo sciopero è articolato da inizio primo turno del 03 ottobre 2025 a fine dell’ultimo turno della stessa giornata.
Anche il mondo della scuola è coinvolto: l’astensione durerà tutto il giorno. La Cgil precisa che “secondo l’accordo del 2 ottobre 2020, art. 2 comma 5, i dirigenti scolastici possono adottare misure organizzative per garantire il servizio. Tuttavia, se l’adesione annunciata rende impossibile l’erogazione del servizio, la scuola può essere chiusa”.