La tragica realtà dei suicidi nelle carceri italiane sarà al centro del convegno nazionale “Suicidi in carcere: aspetti psicologici della prevenzione”, che si terrà il 27 febbraio 2025 presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato della Repubblica, su iniziativa della vice-presidente Mariolina Castellone. L’evento, organizzato in collaborazione con Anthea Group Milano, offrirà un approfondimento su un fenomeno che rappresenta una delle più gravi emergenze del sistema penitenziario italiano.
Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2024, nelle carceri italiane si sono registrati 89 suicidi tra i detenuti e 7 tra gli agenti penitenziari. La situazione appare allarmante: il sovraffollamento ha raggiunto il 129% della capienza regolamentare, con 191 istituti in sofferenza, aggravati da un uso eccessivo della detenzione preventiva, una gestione inadeguata dei disturbi mentali e una carenza cronica di personale.
Il convegno, moderato da Marina De Rose, referente per gli eventi culturali di Anthea Group Milano, vedrà la partecipazione di esperti di psicologia, psichiatria e criminologia, che analizzeranno i fattori di rischio e le strategie di prevenzione. Tra i relatori: Gaetano Marchese, psicologo e psicoterapeuta; Paolo De Pasquali, psichiatra e criminologo; Cinzia Mammoliti, criminologa; Pier Pietro Brunelli, psicologo esperto di comunicazione; e Maurizio Montanari, psicoanalista.
Dopo i saluti istituzionali della vice-presidente Castellone e del presidente di Anthea Group Milano, Luigi Scigliano, il dibattito affronterà diversi aspetti del fenomeno. Si parlerà del “grido che si perde nella notte”, delle implicazioni psicologiche del suicidio secondo la teoria di James Hillman, delle sindromi di prisonizzazione e Ganser, e delle ripercussioni che il fenomeno ha non solo tra i detenuti, ma anche tra gli agenti di polizia penitenziaria.