Il giovedì Santo di Papa Francesco a Regina Coeli

Roma, Papa Francesco visita il carcere di Regina Coeli

Giovedì Santo, Papa Francesco si è recato nel carcere romano di Regina Coeli, scegliendo ancora una volta di celebrare questo giorno centrale della Settimana Santa in un luogo di sofferenza e umanità ferita. È arrivato intorno alle 14.45, con il volto segnato dalla fatica, ma senza naselli per l’ossigeno. Il Pontefice si è presentato con semplicità, visibilmente affaticato, ma pronto a incontrare i detenuti, proprio come già aveva fatto nel 2018.

Accolto da un’ovazione, le mura del penitenziario sono state attraversate dal coro dei detenuti: “Francesco, Francesco”, ma anche richieste accorate di “libertà” e “indulto”. Un grido collettivo, che si è fatto sentire anche fuori dal carcere.

La sua visita al carcere di Regina Coeli è durata circa mezz’ora, durante la quale il Papa ha salutato uno ad uno i circa settanta detenuti presenti nella Rotonda. Al termine del momento di preghiera, ha recitato con loro la preghiera “Padre Nostro” e dato la sua benedizione. Ha lasciato in dono rosari e Vangeli.

Ai giornalisti presenti Papa Francesco ha rivolto poche parole con appena un filo di voce: “Ogni volta che entro in un posto come questo mi domando: perché loro e non io” afferma Bergoglio. Una riflessione che esprime, ancora una volta, la profonda empatia del Pontefice per le vite umane che vivono momenti di sofferenza. Continua il Papa: “A me piace fare tutti gli anni quello che ha fatto Gesù il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, in carcere”, per poi aggiungere con rammarico: “Quest’anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi. Prego per voi e per le vostre famiglie”.

Alla domanda su come avrebbe vissuto la Pasqua, ha risposto con disarmante semplicità: “La vivrò come posso”. E quando gli è stato chiesto come si sentisse, ha replicato con un sorriso e una battuta: “Sono seduto!”. Un momento che ha restituito, nella sua leggerezza, la grande umanità del Papa.

A colpire è anche la testimonianza del Cappellano di Regina Coeli – Don Vittorio Trani: “Era tanto che non lo vedevo, si vede il volto segnato dalla sofferenza e dall’età”, ha confidato ai cronisti. Ma ha anche sottolineato il valore simbolico della visita: “Ha lasciato il Vaticano ed è venuto qui nonostante tutto. È stato un incontro bello, commovente, un segno di speranza per questi ragazzi”.