Andes critica il nuovo provvedimento sui limiti di età degli steward negli stadi: “Occasione persa per il confronto con chi lavora sul campo”. Il recente documento del ministero dell’Interno che introduce deroghe ai limiti di età per il ruolo di steward negli impianti sportivi, accogliendo le richieste dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, è accolto con favore dall’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza (Andes). Tuttavia, il presidente Ferruccio Taroni esprime rammarico per l’assenza di un vero confronto con le realtà operative.
L’importanza della formazione e il ruolo del Delegato Gestione Evento
Secondo Andes, le modifiche sul tema dei limiti età steward sicurezza stadi Andes rappresentano un passo avanti, ma rischiano di restare incomplete senza una partecipazione strutturata degli operatori esperti. Taroni evidenzia la necessità di non confondere la gestione di safety, security e service con la sola conduzione dell’ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine, spesso poco attente alle esigenze di marketing e accoglienza delle società sportive. Il Delegato Gestione Evento, secondo Andes, deve possedere competenze trasversali e una formazione adeguata per garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’evento.
Critiche alle modalità di deroga e alla cultura della sicurezza negli stadi
Taroni sottolinea come la cultura della safety e del service sia ancora lontana dalla mentalità di chi si occupa tradizionalmente di ordine pubblico. Chiede che le deroghe ai percorsi formativi siano chiare, strutturate e affidate a un unico interlocutore centrale, per evitare che ruoli delicati siano affidati senza un’adeguata preparazione. I modelli stranieri, aggiunge, insegnano quanto sia fondamentale valutare anche rischi climatici e imprevisti per la sicurezza degli spettatori.
Limiti età steward sicurezza stadi Andes, la sfida del bilanciamento tra safety, security e service
La proposta di Andes è chiara: solo una formazione completa sulle tre aree chiave della gestione eventi – safety, security e service – può garantire la realizzazione di manifestazioni sportive davvero sicure e inclusive. La speranza è che i futuri provvedimenti prevedano un dialogo più stretto con chi opera sul campo, per colmare il divario tra regolamenti e realtà.