Un colonnello del Servizio di sicurezza ucraino (SBU), Ivan Voronych, è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco nella mattinata di oggi nel quartiere Holosiivskyi di Kiev. A riferirlo è il servizio stampa dello stesso SBU, notizia rilanciata anche dal quotidiano online Ukrainska Pravda.
Secondo una prima ricostruzione, l’agguato è avvenuto intorno alle ore 9. Un uomo si sarebbe avvicinato alla vittima e avrebbe esploso cinque colpi di pistola a distanza ravvicinata, prima di darsi alla fuga. Voronych è deceduto sul colpo.
Diverse fonti russe su Telegram, tra cui il canale dell’agenzia statale Ria Novosti, hanno diffuso un video dell’attacco, ripreso da una telecamera di sorveglianza installata in un parcheggio. Nelle immagini, si vede l’ufficiale camminare con una borsa in mano. A quel punto, un uomo vestito di nero gli corre incontro, lo spinge contro un’auto e apre il fuoco da distanza ravvicinata. L’aggressore, con i pantaloni abbassati fino alle ginocchia, si allontana rapidamente dopo l’attacco.
Kiev sotto attacco: almeno due morti nei raid notturni
Nella notte, la capitale ucraina è stata nuovamente bersaglio di un massiccio attacco aereo russo. Le autorità locali confermano la morte di almeno due persone.
“Purtroppo, abbiamo due morti. Queste persone sono state uccise dai russi”, ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Timur Tkachenko, attraverso un messaggio su Telegram. Il numero dei feriti è salito a 13.
Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha confermato che “l’attacco alla capitale continua. I droni nemici si stanno ancora avvicinando alla città”. I giornalisti dell’agenzia AFP hanno riportato forti esplosioni nella notte, con il cielo illuminato dai lampi del sistema di difesa aerea.
Mosca: “Abbattuti 14 droni ucraini nella notte”
Dal fronte russo, il ministero della Difesa ha reso noto di aver intercettato e abbattuto 14 droni ucraini durante la notte in diverse zone del Paese, nonché sulla Crimea occupata e sul Mar Nero.
Secondo quanto riportato in un comunicato diffuso su Telegram, otto velivoli senza pilota sarebbero stati neutralizzati sul Mar Nero, due nella regione di Belgorod, due nella Crimea annessa, uno nella regione di Penza e uno in quella di Kursk.