Mosca ha lanciato un vasto attacco aereo contro l’Ucraina

attacco russo

Intorno all’1:10 ora locale, Mosca ha lanciato un vasto attacco aereo contro l’Ucraina. Le prime esplosioni sono avvenute poco dopo l’attivazione dell’allarme missilistico da parte dell’Aeronautica militare, mentre altre si sono verificate circa mezz’ora più tardi.

Oltre a Kiev, sono state prese di mira anche le regioni di Zaporizhzhia, Odessa, Chernihiv, Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Poltava, Vinnytsia, Cherkasy e Sumy. A riportarlo sono i media ucraini, citando testimoni e fonti delle autorità locali. Il bilancio delle vittime degli attacchi notturni è di sei le persone morte nella regione di Kiev, tra cui due bambini.

A renderlo noto è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sui social ha denunciato l’ennesima offensiva russa: “Un’altra notte che dimostra che la Russia non sente abbastanza pressione e prolunga la guerra. Le città comuni sono state attaccate, principalmente le nostre infrastrutture energetiche ma anche molti edifici residenziali sono stati colpiti”.

Nel frattempo, lo Stato maggiore ucraino ha annunciato un’operazione contro l’impianto chimico di Bryansk, a sud-ovest di Mosca, considerato un nodo strategico dell’industria militare russa. L’attacco, spiegano fonti di Kiev citate dai media ucraini tra cui Ukrinform, è stato un “attacco combinato aereo e missilistico su larga scala” nel quale sono stati impiegati anche missili da crociera a lungo raggio britannici Storm Shadow lanciati da aerei. Secondo le stesse fonti, i missili sarebbero riusciti a “penetrare con successo il sistema di difesa aerea russo”.

Lo Stato maggiore ucraino riferisce che i danni all’impianto di Bryansk sono “massicci”, sebbene siano ancora in corso verifiche per quantificarli. “L’impianto chimico di Bryansk è una parte importante dell’industria della difesa russa. L’impianto produce polvere da sparo, esplosivi e componenti di carburante per missili utilizzati nelle munizioni e nei missili che la Russia impiega per attaccare l’Ucraina”, si legge su Ukrinform.

La notizia è stata ripresa in evidenza anche dalla Bbc, che ha spiegato come i missili Storm Shadow, prodotti dal Regno Unito, vengano lanciati da aerei, probabilmente F-16, da una distanza di circa 250 chilometri dal bersaglio. Questi ordigni volano a bassa quota per eludere i radar, seguendo la morfologia del terreno grazie a un sistema di guida GPS e a una telecamera installata sul muso che consente di colpire con precisione l’obiettivo.