Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver colpito con un raid missilistico un centro di addestramento militare ucraino, morti e feriti 200 soldati. L’attacco, secondo quanto riportato su Telegram dallo stesso dicastero, ha preso di mira il 169/o centro di addestramento delle forze terrestri della riserva strategica ucraina, situato nei pressi dell’insediamento di Goncharovskoye, nella regione di Chernihiv.
“Sono stati inflitti colpi successivi con missili dotati di testate a grappolo”, ha fatto sapere Mosca, precisando che “secondo le informazioni dell’intelligence, le perdite delle forze armate ucraine ammontano a circa 200 militari tra morti e feriti”.
Intanto, nella notte tra martedì e mercoledì, l’Ucraina è stata nuovamente bersaglio di intensi attacchi russi. Come riferito dal Comando dell’Aeronautica militare ucraina, e riportato dall’agenzia Unian, missili e droni sono stati lanciati contro diverse regioni del Paese: tra queste Kiev, Poltava, Sumy, Kharkiv, Chernihiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhia e Kirovohrad.
Le autorità hanno attivato l’allarme aereo su gran parte del territorio, invitando la popolazione a rifugiarsi nei bunker.
Secondo l’Aeronautica ucraina, le forze russe hanno utilizzato nella notte 78 droni, tra cui numerosi droni kamikaze Shahed. Di questi, 51 sono stati abbattuti o neutralizzati grazie all’intervento della difesa aerea e dei sistemi di guerra elettronica. I detriti dei droni distrutti sono caduti in due località, ma non sono stati segnalati danni gravi.