Dalle strade di Corviale e Vigne Nuove al palcoscenico del Teatro Vascello, “Contrattempo” è molto più di uno spettacolo: è un diario visivo ed emotivo, una mappa poetica che racconta tre anni di lavoro di Riccardo Vannuccini nelle periferie romane.
In scena mercoledì 4 giugno 2025 alle ore 21.00, “Contrattempo” è una performance di teatrodanza che nasce dall’incontro tra arte e territorio. Vannuccini ha attraversato le piazze, le strade e persino le case di questi quartieri simbolo, trasformandoli in spazi di improvvisazione e creazione collettiva. Ne è nato un racconto fatto di gesti impercettibili, silenzi, frammenti di vita quotidiana che si ricompongono in un’opera scenica intensa e sincera.
Teatrodanza nelle piazze e nelle strade, nelle case intese come accompagnamento di progetti di rigenerazione urbana. In questi luoghi Vannuccini si è ritrovato realizzando performance che erano vere e proprie pause improvvise nel tempo quotidiano della periferia; per poi ricomporre queste tracce in una sorta di collage scenico fatto di silenzi, esitazioni, imperfezioni e gesti a perdere, per una mappa immaginativa che riepiloga e orienta non il già visto ma il tutt’altro. Le azioni sceniche hanno così preso forma tra marciapiedi e semafori, bar, tornanti di cemento, divenendo un contrattempo: un “tempo poetico perso contro il tempo funzionale e di servizio”, per produrre assieme alle persone del posto energia creativa per nuove ipotesi di spazio pubblico.
La serata al Teatro Vascello rappresenta un momento culminante, ma non la conclusione del progetto. “Contrattempo” tornerà infatti nei luoghi dove tutto è nato, con due nuove tappe: il 12 giugno a Corviale e il 20 giugno a Vigne Nuove. Un teatro che cammina, ritorna, si mescola ai luoghi e alle persone.
Ad accompagnare la narrazione scenica, i testi di autori come T.S. Eliot, Ingeborg Bachmann, Hans Magnus Enzensberger, Antonia Pozzi e Danilo Kiš, intrecciati a una colonna sonora che spazia da Max Richter a Bob Dylan, passando per Arvo Pärt e Pietro Freddi.

Come nasce il progetto
“Contrattempo” nasce da un percorso laboratoriale libero e diffuso, sviluppato nei quartieri di Corviale e Vigne Nuove, periferie romane dove ARTESTUDIO è attivamente presente da molti anni. Da questi luoghi, carichi di tensioni e possibilità, prende forma una performance intesa come transito pubblico e provvisorio del lavoro svolto: un attraversamento poetico che restituisce alla città ciò che è stato vissuto e raccolto, in forma scenica.
L’idea alla base si ispira all’antico concetto greco di spettatore: non il theatés, semplice osservatore passivo, ma il theōrós, “inviato presso gli dèi”, testimone attivo e partecipe. In questo senso, lo spettatore di “Contrattempo” è chiamato a una funzione rituale, a un’esperienza di visione che è anche ascolto, presenza, coinvolgimento.
Il progetto è costruito come una successione di numeri, quasi da circo: un campo di gioco e di battaglia in cui i gesti quotidiani e oggetti semplici diventano materia viva della scena. Danza, strada e palcoscenico si intrecciano in un collage di azioni che suggerisce corrispondenze sottili, evocazioni e possibilità. Una “pista” teatrale che esplora il confine tra realtà e finzione, in cui il tempo si fa contrattempo, sospensione.
L’esperienza di “Contrattempo” si inserisce in un solco creativo che dialoga con esperienze come quelle di Virgilio Sieni a Matera o del collettivo Stalker a Roma, in cui la relazione con il territorio e la comunità è fondativa. Il luogo non è solo uno sfondo, ma un interlocutore, un generatore di senso.

Il regista Riccardo Vannuccini
Riccardo Vannuccini (Roma, 1956) è regista teatrale e cinematografico, autore, attore e studioso delle arti performative. Laureato in Storia del Teatro a Roma, ha studiato Composizione musicale con Domenico Guaccero. Ha esordito nel 1978 con un suo spettacolo al Festival dell’Avanguardia a Roma, dove erano presenti figure come Carmelo Bene e Leo de Berardinis.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti e intellettuali come Vittorio Gelmetti, Luca Ronconi, Peter Stein e Renato Mambor, ed è stato redattore per le riviste Scena e Sipario. La sua opera è stata oggetto di studi e recensioni da parte di critici e studiosi come Jean-Paul Manganaro, Maurizio Grande, Carlo Sini, Pietro Montani, Florinda Cambria, Andrea Porcheddu e molti altri.
Come direttore artistico di Artestudio, ha portato i suoi progetti in Italia e all’estero – in Libano, Iran, Giordania, Lituania, Germania – e in contesti diversi: università, musei, teatri, spazi pubblici e case nelle periferie urbane.
Non vi resta che andare a teatro. Lo spettacolo “Contrattempo” avrà luogo il 4 giugno 2025 alle ore 21 presso il Teatro Vascello, via G. Carini, 78 – Roma.