Dal 2020 la convivenza del mondo con il virus Sars-CoV-2 ha continuato senza interruzioni. Dopo la pandemia Covid, il virus è ormai una presenza costante tra i patogeni respiratori attivi: “Continua a circolare a livello globale e a causare malattie, morti e sindromi post virus come il long Covid. E continua a evolversi. XEC resta al momento la variante più diffusa, ma il quadro è più vario di quanto si pensi. Lo dichaira l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in una dichiarazione nella quale sono riportate le indicazioni per la composizione antigenica che dovranno avere i futuri vaccini Covid, quelli monovalenti mirati alla famiglia JN.1, come quelli attuali.
Le varianti Sars-CoV-2 attualmente in circolazione derivano tutte da JN.1 – analizza l’Oms -. La proporzione settimanale di sequenze XEC tra tutte le sequenze Sars-CoV-2 inviate” alla banca dati Gisaid “continua ad aumentare, mentre le quote settimanali di tutte le altre varianti di interesse (JN.1) o varianti sotto monitoraggio (KP.2, KP.3, KP.3.1.1, JN.1.18 e LB.1) sono ora in calo. Esistono” però “altre varianti derivate da JN.1 che sono attualmente in basse proporzioni, ma che hanno mutazioni che potrebbero dare loro un vantaggio rispetto a Xec – avverte l’Agenzia Onu per la salute CHE PRECISA – Si tratta di “LP.8.1, NP.1, LF.7.2”, che sono attualmente “varianti monitorate e/o caratterizzate.
I tempi, le mutazioni specifiche e le caratteristiche antigeniche delle varianti emergenti e future – conclude la nota dell’OMS – sono difficili da prevedere e il potenziale impatto sulla salute pubblica di queste varianti rimane sconosciuto”. Per quanto riguarda LP.8.1, NP.1 e LF.7.2, le mutazioni che hanno attirato l’attenzione degli esperti Oms, “potrebbero dare loro una maggiore capacità di fuga immunitaria rispetto a XEC. Queste varianti continueranno a essere monitorate e caratterizzate“. Esiste per queste ragioni un gruppo tecnico dell’Agenzia (Tag-Ve) che si occupa proprio di sorvegliare l’evoluzione del virus.
Il coronavirus Sars-CoV-2 continua a quindi a circolare e a cambiare e secondo gli esperti dell’OMS si assiste a un’importante evoluzione genetica e antigenica della proteina Spike dall’inizio della pandemia di Covid-19″. Nel 2024, ilvirus ha continuato a causare a livello globale gravi malattie, condizioni post Covid e decessi, la maggior parte dei quali in over 65 e in persone con malattie preesistenti.
Aumentando le lacune nella segnalazione di casi, ricoveri e morti è difficile dedurre le tendenze epidemiologiche. La vaccinazione secondo l’OMS rimane un’importante contromisura di salute pubblica contro il Covid. L’Agenzia raccomanda agli Stati di continuare a offrirla. Il Gruppo consultivo tecnico sulla composizione antigenica del vaccino Covid (Tag-Co-Vac) consiglia di mantenere l’uso di una versione monovalente mirata alla famiglia di varianti JN.1.